Bonus facciate e bonus mobili sono cumulabili?
Di seguito ti proponiamo un interessante articolo redatto da Annastella Palasciano per idealista.it.
Il bonus mobili è cumulabile con il bonus ristrutturazioni, ma lo è anche con il bonus facciate? A questa domanda hanno risposto gli esperti di Fisco Oggi la rubrica telematica dell’Agenzia delle Entrate.
La cumulabilità tra bonus facciate e bonus mobili è oggetto di una domanda di un lettore di Fisco Oggi. Il contribuente spiega infatti di aver eseguito un intervento di manutenzione straordinaria sulle facciate del fabbricato di un’unica proprietà che costituisce la sua proprietà. Per l’intervento ha chiesto e ottenuto il bonus facciate del 90%. Chiede allora se è possibile usufruire anche del bonus facciate.
La risposta del Fisco è però negativa. Infatti, l’esperto ricorda che il bonus mobili ed elettrodomestici al 50% spetta per arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Ricorda inoltre che il bonus può essere richiesto anche da chi ha realizzato interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico (e usufruisce delle detrazioni del “sisma bonus”) e interventi per i quali spetta il Superbonus.
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Quali lavori di ristrutturazione danno diritto al bonus mobili 2022?
Per avere accesso al bonus mobili 2022 bisogna realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Questo deve essere iniziato a partire dal 1º gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
I lavori di ristrutturazione che danno diritto alla detrazione sono i seguenti:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Come ottenere il bonus mobili 2022 senza ristrutturazione?
Come abbiamo detto, il bonus mobili 2022 spetta anche per i lavori di manutenzione straordinaria o ordinaria che non costituiscono interventi di ristrutturazione in senso stretto.
Danno diritto al bonus mobili ad esempio anche la semplice installazione di una stufa a pellet o di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore o la sostituzione di una caldaia.
Come precisato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 30/2020, il bonus mobili spetta anche ai contribuenti che usufruiscono del sismabonus, per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico, nonché, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020, del superbonus.
Quali lavori danno accesso al bonus mobili?
Vediamo alcuni esempi di lavori che danno accesso al bonus mobili.
Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria su parti condominiali:
- tinteggiatura pareti e soffitti
- sostituzione di pavimenti
- sostituzione di infissi esterni
- rifacimento di intonaci
- sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni •
- riparazione o sostituzione di cancelli o portoni •
- riparazione delle grondaie
- riparazione delle mura di cinta.
Per quanto riguarda i lavori di manutenzione straordinaria su singoli appartamenti o parti condominiali, troviamo ad esempio:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza •
- realizzazione dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
- rifacimento di scale e rampe
- realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
- costruzione di scale interne
- sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare
FONTE: idealista.it
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