Gli italiani tornano a comprare casa
Residenziale, i consumatori tornano a comprare casa
Molto interessante quanto emerge da questo articolo redatto da Margherita Ceci per ilsole24ore.com, che analizza in maniera concreta come l’evoluzione del mercato immobiliare stia prendendo una curva positiva e attraendo nuovamente i consumatori all’acquisto di una casa, ritornando cosi a far salire l’investimento sul mattone. Di seguito ti proponiamo l’articolo completo.
Contraddizioni e sfide per il mercato immobiliare italiano. Secondo l’indagine sul mercato immobiliare residenziale dell’ufficio Fimaa-Confcommercio, il numero di persone interessate ad acquistare casa è cresciuto del 13,8%. Complice l’influenza positiva dell’andamento del mercato delle locazioni e dalla diminuzione dei tassi di interesse sui mutui.
Nonostante i dati dell’Agenzia delle Entrate abbiano segnalato una contrazione delle vendite dell’11,8% nei primi nove mesi dell’anno scorso, con Firenze e Roma in testa alle diminuzioni delle grandi città, gli associati Fimaa sono ottimisti per l’ultimo quadrimestre: la previsione è quella di un miglioramento in grado di ridurre il divario annuale al 10,6 per cento. Un contrasto di vedute che riflette la complessità del mercato, dove i prezzi delle abitazioni in generale registrano un aumento dell’1,8%, trainati soprattutto dalle nuove costruzioni.
«Questo dato – ha commentato Santino Taverna, presidente Fimaa Italia – dimostra che chi cerca casa presta sempre più attenzione a unità immobiliari efficientate energeticamente per un risparmio sui costi di gestione. L’elaborazione dall’Ufficio Fimaa-Confcommercio su dati Istat dimostra che dal 2010 le abitazioni nuove hanno accresciuto il loro valore del 22,6% al lordo dell’inflazione. Nonostante il forte aumento della domanda, tuttavia, risulta dimezzata la percentuale delle case nuove vendute rispetto al totale, per una carenza di offerta (17,7% nel 2023 contro il 34,8% del 2010)».
Tra i fattori che guidano il mercato, gli alti canoni di locazione e la forte richiesta di abitazioni in affitto spingono piccoli e medi investitori ad acquistare case da mettere a reddito, mentre i grandi si concentrano sulle prime location urbane o turistiche. Tuttavia, il 22,9% degli associati Fimaa ritiene che l’alto tasso di inflazione sia determinante, mentre il 6% prevede che un eventuale calo dei tassi bancari aumenterà le transazioni.
Le sfide, stando a quanto votato dal campione, emergono dagli alti costi di ristrutturazione (44,7%), l’incertezza sulla congiuntura economica, i tassi dei mutui e l’occupazione (36,1%). Il quadro normativo e fiscale, compresi la classificazione energetica e la tassazione sulle plus-valenze per gli immobili con il Superbonus al 110%, penalizza il 17,6% degli agenti associati.
Per quanto riguarda le previsioni 2024, le opinioni sono divergenti. Il 45,2% ritiene che il numero di transazioni diminuirà, (percentuale in riduzione rispetto alle analisi passate ). Le aspettative di stabilità (38,7%) e di aumento (16%) crescono, mentre la maggioranza (65,1%) ritiene che i prezzi rimarranno stabili. Per quanto riguarda la domanda di abitazioni, il 45,1% prevede una stabilità, il 27% si attende un miglioramento, e una percentuale simile prevede un peggioramento.
Intanto, il mercato delle locazioni registra un aumento dei canoni del 5%, con contratti transitori e concordati in crescita. Gli agenti Fimaa prospettano un mismatch nel mercato delle locazioni, con la domanda in crescita, specialmente a causa delle difficoltà nell’ottenere un mutuo e degli alti tassi d’interesse. La disponibilità di immobili potrebbe ridursi (43,9%), mentre il 58% prevede ulteriori aumenti nei canoni.
D’altra parte, l’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate rivela una contrazione più ampia nel mercato residenziale, con oltre il 10% di case in meno vendute nel terzo trimestre del 2023. I tassi di variazione sono negativi per le grandi città, con Firenze e Roma in testa alle diminuzioni. Il Nord Est e il Centro subiscono i cali più significativi.
Fonte: ilsole24ore.com
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