Online i dati sulle compravendite dal 2016 al 2020
Di seguito vi proponiamo un’ interessante articolo redatto da Laura Cavestri per Il Sole 24 Ore, dove vengono annotati i dati raccolti in cinque anni riguardanti mutui, compravendite e valori economici degli immobili in vendita.
Sono liberamente consultabili online, anche con grafici animati, le serie storiche dei dati statistici notarili relative al quinquennio 2016-2020. Le informazioni offrono un panorama fedele dell’attività economica del Paese, ripartita nei settori del periodico rapporto annuale a cura del Notariato italiano avviato dal 2016: dati generali, compravendite, mutui, donazioni, società e imprese, valori economici. I dati sono disponibili fino a livello territoriale regionale per tassi demografici e sono scaricabili anche in formato excel a disposizione degli studiosi e sono accompagnati da analisi puntuali che ne commentano l’evoluzione e dalle note sulla metodologia di rilevazione utilizzata.
La rilevazione sull’attività notarile è stata condotta in modalità informatica dal Consiglio nazionale del Notariato tramite Notartel Spa, società informatica del Notariato, che ha elaborato i dati dei notai in esercizio su tutto il territorio italiano. Il sito sarà periodicamente aggiornato con la pubblicazione dei rapporti annuali dati statistici notarili e delle future rilevazioni a cui il Notariato dedicherà un focus specifico.
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Mercato immobiliare nel quinquennio 2016 – 2020
Confrontando i dati raccolti nei cinque anni oggetto di osservazione, si può confermare che in Italia oltre la metà degli immobili abitativi viene acquistata con le agevolazioni prima casa. Comparando gli atti di compravendita di beni immobili tra loro e soffermandosi ad analizzare lo scambio di fabbricati, che rappresentano sempre il 75% del totale degli atti immobiliari in genere, si nota un incremento costante di compravendite che passa dalle 713.081 unità scambiate nel 2016 alle 853.247 del 2019, con un arresto causato sicuramente dall’emergenza sanitaria nel 2020, chiuso con lo scambio di soli 786.599 fabbricati.Incremento delle vendite, a cui, almeno sino al 2019, non ha corrisposto un aumento dei prezzi medi dei fabbricati.
Il prezzo medio di un immobile abitativo è risultato infatti essere di 150.118 euro per l’anno 2016, 150.425 euro per il 2017, 144.146 euro nel 2018 e 144.921 euro nel 2019, mentre per il 2020, nonostante un decremento degli scambi, è stato registrato un aumento del prezzo medio a 151.382 euro. Gli immobili continuano ad essere venduti più da privati che da imprese, come dimostra anche il rapporto tra fabbricati strumentali venduti da imprese (che oscilla tra il 17% ed il 18%), e quelli venduti da privati (che oscilla tra 81 e 82 per cento). Oltre il 40% del totale dei fabbricati oggetto di compravendita rientrano nella fascia di prezzo tra 0 e 99.999 euro, mentre gli immobili scambiati di valore superiore a 1 milione di euro sono meno del 5% del totale.
Mutui nel quinquennio 2016 – 2020
Si conferma la prevalenza dei finanziamenti di importo fino a 150mila euro; tengono i finanziamenti tra i 150mila ed i 250mila euro. Se infatti negli anni 2017 e 2018 si è registrato sempre un aumento del numero dei finanziamenti rispetto all’anno precedente, tanto da essere passati da un +4,63% ad un +6,28%, nel 2019 si è registrata una prima battuta di arresto, con una riduzione complessiva pari ad un -1,68%, seguita da un -17% nel primo semestre del 2020. Un trend che nemmeno l’ultimo semestre del 2020 ha saputo correggere. Pochi scostamenti, invece, in relazione all’età ed al genere dei mutuatari. Le età maggiormente finanziate rimangono quelle dei 18-35 e 36-45, con una tendenziale prevalenza delle donne nella fascia più giovane (18-35) e degli uomini in quella successiva (36-45).
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FONTE: ilsole24ore.com