Una guida per l’Imu: cos’è, quando si paga e come si calcola
Tutto quello che devi sapere sull’IMU
Vi proponiamo questa veloce lettura che sviscera punto per punto tutto ciò che c’è da sapere sull’IMU vista l’imminente scadenza del saldo dello stesso prevista per il 16 dicembre.
L’articolo che segue tratto da idealista.it è molto esaustivo e puntuale. Ti auguriamo una buona lettura.
Il 16 dicembre i proprietari di prima casa di lusso e seconda casa saranno chiamati al versamento del saldo dell’IMU 2021. Ma vediamo cos’è l’Imu, quando si paga e come si calcola
Cos’è l’Imu?
Ma cos’è la tassa sull’Imu? L’Imu è l’acronimo di imposta municipale unica o imposta municipale propria. È una tassa di natura patrimoniale il cui presupposto è il possesso o la proprietà del bene immobiliare. Grava sugli immobili ad uso abitativo (diversi dalla prima casa), commerciale e sui terreni.
L’IMU ha sostituito la vecchia ICI, l’Irpef e le relative addizionali, regionali e comunali. La principale differenza con l’ICI è che l’IMU si paga anche sugli immobili religiosi non utilizzati principalmente per il culto, e per gli immobili intestati ad associazioni ed enti non profit.
Chi ha introdotto l’Imu?
L’Imu è stata introdotta nel marzo 2011 dal IV governo Berlusconi nell’ambito della legislazione attuativa del federalismo fiscale. La data di entrata in vigore era stabilita per il 2014 sugli immobili diversi dall’abitazione principale.
Il governo Monti con il decreto legge del 6/12/2011, conosciuto come “Manovra salva Italia” ne ha anticipato l’entrata in vigore in via sperimentale al 2012 e a rigore dal 2015. L’Imu nel momento della sua entrata in vigore gravava anche sulle abitazioni principali.
Nel corso degli anni, la normativa sull’IMU ha subito numerose modifiche. La legge di bilancio 2014 ha infatti abolito l’IMU sulla prima casa non di lusso ed istituito la IUC (Imposta unica comunale) composta da TASI, TARI e IMU.
Con la legge di bilancio 2020, la TASI è stata abolita ed è nata la nuova IMU o Super IMU che riunisce le vecchie IMU e TASI a parità di gettito fiscale.
Imu chi la paga
Ma quali soggetti devono pagare l’IMU? A pagare l’Imu sono:
- proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni
- titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, superficie ed enfiteusi
- coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (nel caso di prima casa di lusso)
- locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria (anche se da costruire o in corso di costruzione).
- concessionario nel caso di concessione di aree demaniali
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Chi non paga l’Imu
Nel corso degli anni la normativa sull’Imu ha subito delle modifiche introducendo o togliendo delle esenzioni al pagamento dell’imposta prima prevista.
A partire dal 2014, ad esempio, l’Imu non è dovuta sui cosiddetti beni merce (ovvero i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa alla vendita) e per i fabbricati rurali ad uso strumentale.
Dal 2016 sono esenti dal pagamento dell’Imu anche i terreni agricoli ubicati nei Comuni elencati nella circolare n 9 del Ministero delle Finanze del 14/06/1993. In più sono esenti i terreni agricoli:
- posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionisti indicati nell’articolo 1 del decreto legislativo 99 del 2004, iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione
- ubicati nei comuni delle isole minori indicati nell’allegato A della legge 448 del 2001
- a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile
Più recentemente, la legge di bilancio 2020, ha previsto l’esenzione dal pagamento dell’Imu, perché assimilati all’abitazione principale delle seguenti categorie di immobili:
- casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli;
- fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali;
- unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari;
- un solo immobile non locato, posseduto dai soggetti appartenenti alle Forze armate, alle Forze di polizia, al personale dei Vigili del fuoco nonché a quello appartenente alla carriera prefettizia;
- unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa destinate a studenti universitari assegnatari, anche in assenza della residenza anagrafica.
Imu quando si paga
L’Imu si paga generalmente in due rate annuali. La scadenza della prima rata o acconto è il 16 giugno, mentre per la seconda rata o saldo la scadenza è il 16 dicembre.
La prima rata si paga sulla base delle aliquote e delle detrazioni dell’anno precedente. Il saldo o seconda rata, con eventuale conguaglio sulla prima rata, deve essere versato sulla base delle aliquote decise dalle relative delibere comunali pubblicate sul sito Finanze.gov.it alla data del 28 ottobre. In mancanza di un’opportuna delibera si applicano le aliquote dell’anno precedente.
Come si calcola l’Imu
Per calcolare l’IMU sia che si tratti di prima casa di lusso che di seconda casa, bisogna partire dalla rendita catastale e seguire i seguenti passaggi:
- rivalutare la rendita del 5%
- moltiplicare la rendita valutata per il coefficiente di ogni immobile per cui si effettuano i versamenti
- moltiplicare il risultato così ottenuto per le aliquote deliberate da ogni singolo Comune
Per i terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, la base imponibile è costituita dal reddito dominicale (come risulta al catasto al 1° gennaio dell’anno di imposizione) rivalutato del 25% a cui si applica un coefficiente pari a 135.
Per le aree fabbricabili, la base imponibile è costituita dal valore venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione, o a far data dall’adozione degli strumenti urbanistici. Per determinare il valore venale bisogna tenere conto di questi elementi: zona territoriale di ubicazione; indice di edificabilità; destinazione d’uso consentita; oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione; prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche. Sono i comuni con apposito regolamento a determinare i valori venali in comune commercio.
Per calcolare l’Imu, idealista/news ha elaborato un’utile calcolatrice
Cos’è la dichiarazione Imu?
La dichiarazione Imu serve a comunicare al Comune dove è ubicato l’immobile di proprietà se sono intervenute variazioni rispetto all’anno precedente. Le modifiche possono comportare differenze nella determinazione della tassa, nelle esenzioni o nelle aliquote da applicare.
In particolare, la legge di bilancio 2020 ha stabilito che “devono presentare la dichiarazione o, in alternativa, trasmetterla in via telematica” i contribuenti che “entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta”. Qualora non si verifichino modifiche, la dichiarazione è valida anche per gli anni successivi.
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Fonte: idealista.it